Nel primo volume de ``I miei grandi predecessori`` ho narrato dei re degli scacchi del lontano passato, i primi quattro campioni del mondo ufficiali, ossia Steinitz, Lasker, Capablanca e Alekhine, nonchè dei loro principali avversari. Ora propongo alla vostra attenzione il secondo volume, che riguarda la vita e l`opera dei quattro campioni del mondo successivi, Euwe, Botvinnik, Smyslov e Tal, e tratta anche di Keres, Bronstejn e Geller.
Vi ricordo che in questo volume sono raccolte non solo le migliori partite dei leader del passato, riesaminate ex novo con l`ausilio del computer, ma vi si trovano anche i ``punti dolenti`` della storia degli scacchi, i momenti critici e cruciali delle sfide di campionato del mondo. I campioni del mondo si sono sostituiti uno all’altro per varie ragioni, ma il motivo principale è stato di solito una causa storica, dovuta all`incessante e rapido sviluppo del gioco.
Secondo l`arguta espressione del mio secondo Jurij Dokhojan, col passare degli anni ogni campione del mondo inizia a ``diventare una stalattite``, ossia a fossilizzarsi e a trasformarsi in un monumento vivente. A poco a poco cessa di apportare novità al gioco e di comprendere la tendenza dominante del suo sviluppo sicché, alla fine, arriva l`inevitabile punizione visto che il giovane sfidante si trova di solito un passo avanti.