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La Grande Storia degli Scacchi
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La Grande Storia degli scacchi del maestro e storico degli scacchi Mario Leoncini è il più importante libro sull’argomento mai pubblicato in Italia. Copre l’intera storia del gioco, dal VI secolo a oggi. Il libro è molto leggibile e fruibile anche da chi è a digiuno del gioco. Vengono descritti i suoi maggiori esponenti, la sua letteratura e, nelle sue centinaia di pagine, è corredato da aneddoti e da diverse fotografie. Vengono collegati gli scacchi ai costumi e alle civiltà con cui sono entrati a mano a mano in contatto: dall’India alla Persia gli scacchi emigrarono così in Europa, in Russia e infine nelle Americhe.

(Bill Wall - storico degli scacchi USA)

Prefazione di Neri Marcorè

 

Alcuni affermano che gli scacchi siano il dono degli Dei agli uomini: la loro storia non è meno affascinante della natura intrinseca del gioco.
Questo racconto nasce infatti nella notte dei tempi e diverge, tra leggende, frammenti archeologici e personaggi, come le novelle de Le mille e una notte. I pezzi degli scacchi toccano numerose terre nella loro evoluzione: India, Persia, forse Cina, Arabia, Europa.
La scacchiera fu palco d’esibizione di talenti multiformi come Leonardo da Vinci, Benjamin Franklin, Rousseau, Philidor, non solo di artisti degli scacchi quali Rubinstein, il “mago di Riga” Tal e l’imprevedibile Ivanchuk.
Tanto divennero lingua universale, che gli scacchi ospitarono sia i match leggendari di Steinitz e Cigorin, Capablanca e Alekhine, Spassky e Fischer, Karpov e Kasparov, sia esotiche storie d’amore, tra le quali massimo esempio fu quella tra Tristano e Isotta.
Corriamo veloci nei tempi moderni, con Morphy, Lasker, Euwe e la fondazione della FIDE e dei grandi tornei, fino alle guerre e all’egemonia sovietica con il Patriarca Botvinnik, i primi computer, il ritorno in India con Anand ed ora Carlsen...
Il viaggio continua e siamo pronti a saltare nel futuro. Cosa tratterà il prossimo capitolo?

Mario Leoncini (San Gimignano, 1956) è un maestro di scacchi ed è uno dei massimi storici degli scacchi italiani. Questa Grande Storia degli Scacchi è la summa della sua vastissima conoscenza nel campo scacchistico. Mario segue un doppio binario: scacchista d’eccellenza, è Maestro di scacchi della Federazione Scacchistica Italiana (di cui è stato per anni anche vicepresidente), ma anche scrittore di libri di fantascienza che gli hanno valso riconoscimenti. Ha ricevuto la Stella CONI al merito sportivo nel 2016.

 

La Grande Storia degli scacchi del maestro e storico degli scacchi Mario Leoncini è il più importante libro sull’argomento mai pubblicato in Italia. Copre l’intera storia del gioco, dal VI secolo a oggi. Il libro è molto leggibile e fruibile anche da chi è a digiuno del gioco. Vengono descritti i suoi maggiori esponenti, la sua letteratura e, nelle sue centinaia di pagine, è corredato da aneddoti e da diverse fotografie.

Vengono collegati gli scacchi ai costumi e alle civiltà con cui sono entrati a mano a mano in contatto: dall’India alla Persia gli scacchi emigrarono così in Europa e in Russia.

Passando per personaggi illustri come Leonardo e Luca Pacioli, viene poi descritta la progressione fino ai tempi moderni, l’introduzione dell’orologio e della scaccografia, le partite per telegrafo e per corrispondenza, così come la nascita delle figure di scacchi con cui si gioca attualmente: il modello Staunton. L’inizio del XX secolo è trattato molto bene. Possiamo leggere dell’ascesa dei più grandi campioni come Lasker, Capablanca, Alekhine, Reti, Nimzowitsch, Euwe e Tartakower. Questo è anche il periodo in cui fu fondata la Federazione Internazionale degli scacchi. Leoncini documenta poi l’ascesa e il dominio dei sovietici in campo scacchistico, mentre una sezione tratta anche in dettaglio di scacchi e nazismo con Goebbels, ministro della propaganda tedesco che promosse gli scacchi e li incluse come parte della ricreazione del soldato tedesco.

Vi sono poi ben descritti e documentati tutti i gli eventi più significativi del dopoguerra come il match del secolo Fischer Spassky e i vari incontri tra il ribelle Kasparov e Karpov, l’uomo dell’apparato, fino a giungere ai recenti sviluppi degli ultimi anni dati dalle sfide uomo - computer e dal gioco online.

 

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